Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manutenzione Estintori
Per contenere e combattere un incendio è necessario intervenire subito, al massimo 15-20 minuti da quando è iniziata la combustione. A questo scopo è decisivo il primo intervento, che spesso può essere effettuato da qualsiasi persona si trovi sul posto. Il mezzo più efficace per questo primo intervento è rappresentato dagli estintori portatili. Occorre quindi che l’estintore sia messo in una posizione opportuna, affinchè quando serve possa essere trovato subito; che sia controllato periodicamente; che sia impiegato correttamente. Fondamentale ed obbligatorio quindi eseguire la manutenzione estintori periodicamente seguendo le indicazioni di legge. Infine, ma altrettanto fondamentale, occorre saper identificare il tipo più adatto di estintore in relazione alla natura del combustibile.
Noi della SMA siamo in grado di consigliare e installare i prodotti giusti, in base alle tue esigenze e intervenire per la manutenzione estintori periodica.
Per comodità classificheremo gli estintori in base all’agente estinguente.
Oltre alla classificazione pubblichiamo una sintesi delle linee guida per la manutenzione degli estintori.
Tabella dei Contenuti
Estintore ad acqua
L’estintore ad acqua è stato probabilmente il primo mezzo portatile di spegnimento creato per i principi d’incendio. Negli ultimi anni questo tipo di estiguente è stato abbandonato (tranne che per gli estintori a schiuma) a favore di altre sostanze quali polveri ed halon; tuttavia le problematiche ecologiche hanno stimolato ultimamente ricerche e studi su estintori ad acqua miscelata con sostanze filmanti ed additivi particolari che agiscono sia per raffreddamento che per spegnimento. L’estintore ad acqua è costituito da un serbatoio contenente acqua per il 90% circa, mentre il resto del volume è composto da filmanti ed additivi. La pressurizzazione è di tipo permanente. Il sistema di erogazione è analogo a quello degli altri estintori, ed in particolare la lancia è costituita da una doccetta che permette la fuoriuscita dell’acqua con getto nebulizzato al fine di produrre un maggior scambio termico e un maggiore assorbimento di calore.In alcuni paesi europei questi estintori hanno anche superato la prova dielettrica, ottenendo pertanto l’approvazione di tipo. In Italia ne è vietato l’uso su apparecchiature elettriche, in questo caso è obbligatoria l’applicazione del simbolo di pericolo.
Estintori a Polvere
Contiene polvere antincendio, composta da varie sostanze chimiche miscelate tra loro con aggiunta di additivi per migliorarne le qualità di fluidità ed idrorepellenza. Le polveri possono essere di tipo:
L’azione esercitata dalle polveri chimiche, nello spegnimento del fuoco, consiste essenzialmente nell’inibizione del materiale ancora incombusto, tramite catalisi negativa, nel soffocamento della fiamma ed in un’azione endogena per abbattere subito la temperatura di combustione.
Estintori a Idrocarburi Alogenati
È un estintore che, simile a quello a polvere per particolari tecnico-costruttive, contiene come agente estinguente gli idrocarburi alogenati comunemente detti anche Halons adatti allo spegnimento di fuochi di classe A-B-C e su apparecchi sotto tensione elettrica. Il Protocollo di Montreal, firmato dalla maggior parte dei paesi del mondo, ha bandito l’impiego delle sostanze lesive dell’ozono stratosferico e dannose per l’ambiente tra cui gli halons. L’unione europea e i paesi firmatari di tali accordi hanno disciplinato la messa al bando dei prodotti lesivi con apposite leggi e regolamenti. Il nostro paese ha regolamentato la dismissione e l’impego degli halons negli estintori e negli impianti antincendio con la legge 28 dicembre 1993, n. 549, Decreto Ministero Ambiente 26 marzo 1996 e la legge 16 giugno 1997, n. 179. I prodotti che hanno sostituito gli halons negli estintori e negli impianti antincendio sono gli idroclorofluorocarburi (HCFC) e gli idrofluorocarburi (HFC) aventi un indice di impoverimento dello strato di ozono prossimo allo “0”. L’azione degli idrocarburi alogenati, quale agente estinguente, consiste nell’interporsi all’ossigeno nel naturale legame tra combustibile e comburente nella reazione di combustione, con conseguente spegnimento per sottrazione dell’ossigeno stesso.
Estintori a Schiuma
Estintore a schiuma meccanica: contiene liquidi schiumogeni miscelati in acqua, e presenta, come particolare tecnico costruttivo, una lancia di scarica munita di fori per aspirare l’aria necessaria per l’espansione della schiuma. La fuoriuscita dell’agente estinguente avviene per mezzo di una compressione, permanente o fornita da un’apposita bomboletta di pressurizzazione; quindi il liquido esce velocemente dalla lancia, dove, per effetto Venturi dovuto ai fori d’aspirazione, avviene la giusta miscelazione di liquido e aria con formazione della schiuma.
Estintore idrico a schiuma chimica: sfrutta la reazione di due sostanze, solfato di alluminio e bicarbonato di sodio, che, mescolate al momento dell’impiego, producono una reazione chimica con sviluppo di CO2 (anidride carbonica), necessaria alla fuoriuscita del prodotto. Gli estintori a schiuma sono impiegati per lo spegnimento dei fuochi di classe A e B, spegnimento che avviene per soffocamento, dovuto all’effetto filmante (uno strato di schiuma-film che si espande sul fuoco).
Estintori ad Anidride Carbonica
Strutturalmente diverso dagli altri in quanto costituito da una bombola d’acciaio, realizzata in un unico pezzo di spessore adeguato alle pressioni interne, contiene CO2 (anidride carbonica) compresso e liquefatto. Il gruppo valvolare è con attacco conico, senza foro per attacco manometrico nè valvola per controllo pressioni. Si distingue in ogni caso dagli altri estintori, anche per la colorazione dell’ogiva (grigio chiaro), che è il colore prescritto nel manuale delle sostanze pericolose. È adatto per spegnimento di fuochi di classe B e C; essendo un gas inerte e dielettrico (di natura isolante), la normativa di prevenzione incendi ne prescrive l’installazione in prossimità dei quadri elettrici. Al momento dell’azionamento, l’anidride carbonica contenuta nel corpo dell’estintore, spinta dalla propria pressione interna, pari a circa 55/60 bar (a 20°C), raggiunge il cono diffusore, dal quale, attraverso il passaggio obbligato attraverso un filtro frangigetto si espande, con una temperatura di circa -78°C, sottoforma di neve carbonica o ghiaccio secco. Il gas circonda i corpi in fiamme, abbassa la concentrazione d’ossigeno e provoca lo spegnimento per raffreddamento e soffocamento. La distanza utile del getto è molto limitata (2 o 3 m.).
Linee Guida per la Corretta Manutenzione degli Estintori
Chi opera nel campo della sicurezza sa che la funzionalità, l’efficienza e il funzionamento dei sistemi e delle attrezzature antincendio sono requisiti essenziali per assicurare:
• la salvaguardia e la tutela delle persone;
• la salvaguardia e la tutela dei beni;
• la salvaguardia e la tutela dell’ambiente.
Di conseguenza la corretta “manutenzione dei sistemi e delle attrezzature antincendio” assume un ruolo fondamentale nella garanzia del mantenimento di questi requisiti nel tempo.
LA MANUTENZIONE DEGLI ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI
La norma UNI 9994-1 è il riferimento per operare secondo la REGOLA DELL’ARTE, tale norma fa luce sulle figure coinvolte nella manutenzione, e prevede sei fasi di manutenzione:
CONTROLLO INIZIALE (PRESA IN CARICO)
NOTA Qualora i documenti a corredo non siano disponibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposizione e/o aggiornamento è a cura del datore di lavoro o della persona dal lui delegata.
Esame che deve essere eseguito a cura dell’azienda di manutenzione subentrante che deve verificare che:
• gli estintori siano manutenzionabili (vedi paragrafo 6 UNI 9994-1);
• le marcature siano presenti e leggibili;
• esistano le registrazioni delle attività di manutenzione precedenti;
• sia disponibile il libretto di manutenzione ove previsto. Qualora i documenti non siano disponibili, o siano solo parzialmente disponibili, il manutentore deve registrare l’esito e comunicare alla persona responsabile la non conformità rilevata.
OPERAZIONI CONNESSE ALLA SORVEGLIANZA
La sorveglianza consiste in una misura di prevenzione, che deve essere effettuata dalla PERSONA RESPONSABILE che abbia ricevuto adeguata informazione. La periodicità dell’attività di sorveglianza è definita dalla persona responsabile in relazione al rischio di incendio presente (vedi DVR dell’azienda). Le anomalie riscontrate devono essere immediatamente eliminate. L’esito dell’attività di sorveglianza effettuata deve essere registrato. In particolare la persona responsabile, o le persone da lui delegate che abbiano ricevuto adeguate istruzioni, deve effettuare i seguenti controlli:
• l’estintore ed il supporto siano integri;
• l’estintore sia presente e segnalato con apposito cartello;
• il cartello sia chiaramente visibile, l’estintore sia immediatamente utilizzabile e l’accesso allo stesso sia libero da ostacoli;
• l’estintore non sia stato manomesso, in particolare risulti sigillato il dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti accidentali;
• le iscrizioni (etichette) siano ben leggibili;
• l’indicatore di pressione, se presente, indichi un valore di pressione compreso all’interno del campo verde;
• il cartellino di manutenzione sia presente sull’apparecchio e che non sia stata superata la data per le attività previste;
• l’estintore portatile non sia collocato a pavimento.
OPERAZIONI CONNESSE ALLA FASE DI CONTROLLO PERIODICO (SEMESTRALE)
Il controllo periodico, effettuato da PERSONA COMPETENTE, consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, con frequenza almeno semestrale (entro la fine del mese di competenza), l’efficienza dell’estintore, tramite effettuazione dei seguenti accertamenti:
• verifiche di cui alla fase di sorveglianza.
• per gli estintori pressurizzati: accertamento della pressione interna.
• per gli estintori a CO2: accertamento dello stato di carica tramite pesatura.
• controllo della presenza, del tipo e della carica delle bombole di gas ausiliario per gli estintori pressurizzati con tale sistema;
• l’estintore non presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, ecc.;
• l’estintore sia esente da danni alle strutture di supporto e alla maniglia di trasporto; se carrellato, abbia ruote funzionanti;
• sia esente da danni ed ammaccature al serbatoio.
Le anomalie riscontrate devono essere eliminate in caso contrario l’estintore deve essere dichiarato fuori servizio. Una volta terminato le operazioni il tecnico è tenuto alla compilazione del rapporto di intervento, come previsto al capitolo DOCUMENTAZIONE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE (RAPPORTINO DI INTERVENTO) e all’aggiornamento del cartellino di manutenzione.
OPERAZIONI CONNESSE ALLA FASE DI REVISIONE PROGRAMMATA
Consiste in una serie di interventi tecnici di prevenzione, che devono essere effettuati da PERSONA COMPETENTE, effettuata con frequenza diversa in relazione alla tipologia di estintore, atta a verificare e renderli perfettamente efficienti.
Periodicità massima di revisione:
1. Estintori a polvere: 36 mesi
2. Estintori a CO2: 60 mesi
3. Estintori a base d’acqua a. con serbatoio in acciaio al carbonio con agente estinguente premiscelato: 24 mesi b. con serbatoio in acciaio al carbonio contenente solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuccia: 48 mesi c. con serbatoio in acciaio INOX o lega di alluminio: 48 mesi 4. Estintori ad idrocarburi alogenati: 72 mesi
Verifiche ed operazioni da eseguire:
• esame interno dell’apparecchio per la verifica del buono stato di conservazione;
• esame e controllo funzionale di tutte le parti;
• controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario, se presente, e dell’agente estinguente, in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gli ugelli, per verifcare che siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;
• controllo dell’assale e delle ruote, quando esistenti;
• ripristino delle protezioni superficiali, se danneggiate;
• sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni se presenti;
• sostituzione dell’agente estinguente;
• sostituzione delle guarnizioni;
• sostituzione della valvola erogatrice per gli estintori a biossido di carbonio per garantire sicurezza ed efficienza;
• rimontaggio dell’estintore in perfetto stato di efficienza. La data della revisione (mm/aa) e la denominazione dell’azienda che l’ha effettuata devono essere riportati sia all’interno che all’esterno dell’estintore con modalità che ne garantiscano la leggibilità nel corso della successiva revisione programmata.
E’ vietato punzonare tale data sul serbatoio o sui componenti dell’estintore soggetti a pressione. Una volta terminato le operazioni il tecnico è tenuto alla compilazione del rapporto di intervento, come previsto al capitolo DOCUMENTAZIONE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE (RAPPORTO DI INTERVENTO)
OPERAZIONI CONNESSE ALLA FASE DI COLLAUDO
Il collaudo, se non diversamente indicato dalla legislazione vigente (D.M. 19 – aprile – 2001; D.M. 16 – gennaio -1998), deve essere eseguito da PERSONA COMPETENTE
Periodicità massima di collaudo bombole estintori CO2: 120 mesi
Periodicità massima di collaudo serbatoi NON CE:
1. Estintori a polvere: 72 mesi
2. Estintori a base d’acqua
a. con serbatoio in acciaio al carbonio con agente estinguente premiscelato: 72 mesi
b. con serbatoio in acciaio al carbonio contenente solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuccia: 72 mesi
c. con serbatoio in acciaio INOX o lega di alluminio: 72 mesi
3. Estintori ad idrocarburi alogenati: 72 mesi Periodicità massima di collaudo serbatoi CE:
1. Estintori a polvere: 144 mesi
2. Estintori a base d’acqua con serbatoio in acciaio al carbonio con agente estinguente premiscelato: 72 mesi
3. Estintori a base d’acqua a. con serbatoio in acciaio al carbonio con agente estinguente premiscelato: 72 mesi b. con serbatoio in acciaio al carbonio contenente solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuccia: 96 mesi c. con serbatoio in acciaio INOX o lega di alluminio: 144 mesi
4. Estintori ad idrocarburi alogenati: 144 mesi
Verifiche ed operazioni da eseguire:
Durante la fase di collaudo devono essere effettuate le fasi precedenti.
Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione vigente e non conformi alla Direttiva 97/23/CE, devono essere collaudati mediante una prova idraulica della durata di 1 mina una pressione di 3,5 MPa, o come da valore punzonato sul serbatoio se maggiore.
Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione vigente e costruiti in conformità alla Direttiva 97/23/CE, devono essere collaudati mediante una prova idraulica della durata di 30 s alla pressione di prova (Pt) indicata sul serbatoio.
Gli estintori con serbatoio / bombola che non hanno superato positivamente il collaudo devono essere messi fuori servizio. In occasione del collaudo dell’estintore la valvola di comando deve essere sostituita per garantire l’efficienza e la sicurezza dell’estintore.
La data del collaudo (mm/aa) e la denominazione dell’azienda che l’ha effettuata devono essere riportati sia all’interno che all’esterno dell’estintore con modalità indelebile.
E’ vietato punzonare tale data sul serbatoio o sui componenti dell’estintore soggetti a pressione; Le bombole ad azoto ed a biossido di carbonio devono essere punzonate secondo le disposizioni legislative vigenti applicabili.
OPERAZIONI CONNESSE ALLA FASE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Consiste in una manutenzione che si attua, durante la vita dell’estintore, ogni volta che le operazioni di manutenzione ordinaria non sono sufficienti a ripristinare le condizioni di efficienza dell’estintore. Deve essere effettuata da PERSONA COMPETENTE.
Tutte le riparazioni e/o sostituzioni che impediscano il decadimento dei livelli di sicurezza dei prodotti devono essere attuate immediatamente. La mancanza di ricambi originali o adeguati o il protrarsi dell’intervento oltre il normale tempo del controllo stesso obbliga il manutentore a dichiarare il prodotto non funzionante e a comunicarne le cause all’utente.
In caso di utilizzo anche parziale dell’estintore è necessario sostituire integralmente l’agente estinguente eseguendo i controlli previsti dalla revisione programmata.
CARTELLINO DI MANUTENZIONE
Il cartellino di manutenzione deve essere apposto dalla società incaricata di effettuare il servizio di manutenzione. Ogni estintore in esercizio deve essere dotato del cartellino di manutenzione. Quando si effettua per la prima volta il controllo iniziale, se presente il cartellino del precedente manutentore deve essere rimosso e sostituito con quello della società incaricata di effettuare il servizio di manutenzione.
Sul cartellino deve essere obbligatoriamente riportato:
• numero di matricola o altri estremi di identificazione dell’estintore;
• ragione sociale e indirizzo completo ed altri estremi di identificazione dell’azienda incaricata della manutenzione;
• tipo dell’estintore;
• massa lorda dell’estintore;
• carica effettiva;
• tipo di fase effettuata;
• data dell’intervento (mese/anno nel formato mm/aa);
• scadenza del prossimo controllo ove previsto da specifiche normative (mese/anno nel formato mm/aa) (ADR);
• sigla o codice di riferimento o punzone identificativo del manutentore.
La persona responsabile deve predisporre e tenere aggiornato un registro, FIRMATO DALLA STESSA PERSONA RESPONSABILE, in cui sono registrati i lavori volti e lo stato in cui si lasciano gli estintori.
INDICAZIONE GENERALI RELATIVE ALLA MANUTENZIONE
L’estintore può essere rimosso per manutenzione previa sostituzione, da parte della PERSONA RESPONSABILE, con altro di capacità estinguente non inferiore. Le iscrizioni devono essere sostituite con originali nuove qualora siano, anche in parte, non leggibili. Ogni manutentore subentrante nel servizio di manutenzione deve garantire il corretto e responsabile proseguo delle operazioni di manutenzione effettuando la revisione, ove lo giudichi necessario, anche in anticipo. La manutenzione degli estintori di incendio per fuochi di classe D deve essere effettuata in conformità alla norma. Le marcature e i contrassegni distintivi riportati dal costruttore dell’estintore NON devono essere rimossi o coperti. In particolare non devono essere coperte e rimosse le informazioni che identificano il costruttore.
ESTINTORI FUORI SERVIZIO
Estintori non manutenzionabili, da mettere fuori servizio:
• tutti gli estintori d’incendio per i quali non è consentita la manutenzione devono essere immediatamente messi fuori servizio e dismessi secondo le norme vigenti.
• estintori di tipo non omologati ad esclusione degli estintori di classe D;
• estintori che presentino segni di corrosione e ammaccature sul serbatoio;
• estintori sprovvisti delle marcature previste dalla legislazione vigente e dalle norme applicabili; • estintori le cui parti di ricambio e gli agenti estinguenti non sono più disponibili;
• estintori con marcature ed iscrizioni illeggibili e non sostituibili;
• estintori che devono essere ritirati dal mercato in conformità a specifiche disposizioni legislative nazionali vigenti;
• estintori non dotati del libretto di uso e manutenzione rilasciato dal costruttore e non più reperibile sul mercato (applicabile solo agli estintori portatili UNI EN 3-7);
• estintori che abbiano superato 18 anni di età.
Sull’estintore deve essere un’etichetta “ESTINTORE FUORI SERVIZIO”; si deve e informare la persona responsabile e riportare la dizione “FUORI SERVIZIO” sul cartellino di manutenzione. Qualora il manutentore ritenga che l’estintore sia potenzialmente pericoloso deve metterlo in sicurezza. La PERSONA RESPONSABILE DEVE provvedere alla sostituzione degli estintori messi fuori servizio.
LE ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di attrezzature, presenti attualmente sul mercato, necessarie per una corretta manutenzione.
• Set di attrezzature minute di officina (chiavi fisse, chiavi a rullino, cacciaviti nei vari tipi, pinze di vari tipi, morsa, lubrificanti);
• Strumento per la misurazione della pressione interna (manometro campione certificato SIT, manometri controllati con manometri di riferimento);
• Bombola di azoto con riduttore di pressione o compressore per aria dotato di deumidificatore ed essiccatore per la pressurizzazione degli estintori;
• Set di adattatori per la pressurizzazione degli estintori;
• Kit di serraggio dinamometrico completi di inserti per valvole utilizzate;
• Specchietto d’ispezione e lampada;
• Attrezzatura per la ricarica di gas ausiliario;
• Sistemi, dispositivi o sostanze atte all’individuazione delle perdite di pressione (cerca fughe o contenitore con acqua per l’individuazione di perdita di pressione)
• Bilance idonee a garantire il rispetto delle tolleranze indicate nelle norme UNI 9994 e UNI 9492 • Morse di serraggio per estintori;
• Pompa di travaso per ricarica del biossido di carbonio.
• Macchina di caricamento polvere
• Contenitori per polvere di scarto e schiume di scarto.
• Pompa di collaudo per serbatoi a bassa pressione e/o alta pressione.
• Attrezzatura per l’asciugatura dei serbatoi e delle bombole;
• Dinamometri da trasporto.
Chiamaci o richiedi un preventivo
+39 051 774959