Classificazione Porte Antincendio
I serramenti antincendio vengono classificati in base alla loro resistenza al fuoco, in conformità alle normative di riferimento. Viceversa, la resistenza alle fiamme delle porte tagliafuoco è garantita da certificazioni e da sigle spesso non comprese dalla maggior parte dei non addetti ai lavori, per esempio la sigla “E” davanti ad alcuni numeri (30, 60, 90, etc.).
Con la normativa precedente UNI 9723, le porte tagliafuoco venivano denominate anche porte R.E.I., un acronimo formato da tre parole in lingua francese, che ne indicavano i requisiti fondamentali:
- Resistenza (Resistent): la porta è resistente alle fiamme e impedisce la propagazione dell’incendio al di fuori dell’ambiente in cui è divampato;
- Ermeticità (Enchentolonage): la porta impedisce il passaggio ai gas prodotti dal fuoco di propagarsi in altri ambienti, restando confinati dove si è sviluppato l’incendio;
- Isolamento termico (Isolement): la porta isola i locali da quello in cui si è sviluppato l’incendio, mantenendo entro limiti prefissati le temperature (circa 150°C).
Oggi, in base alle nuove norme europee di riferimento UNI EN 1634, la classe di resistenza al fuoco deve essere, invece, indicata con le lettere:
- E (che corrisponde alla precedente sigla “RE”): il ruolo statico (ovvero resistere meccanicamente) e la tenuta (evitare il passaggio delle fiamme, dei vapori e dei gas di combustione);
- EI (che corrispondono alla precedente sigla “REI”): l’isolamento termico (limitare il più possibile la trasmissione del calore).
Accanto alla sigla solitamente è presente un numero (30, 60, 90, 120 e 180) che sta a indicare, in minuti, il tempo entro il quale la porta è in grado di resistere al fuoco, in base ai test effettuati e alla certificazione ottenuta.
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